L’herpes zoster, o più comunemente noto come “Fuoco di S. Antonio”, è una patologia dermatologica causata dalla riattivazione del virus della varicella (herpesvirus umano 3). Dopo la prima infezione, che avviene generalmente in età infantile con lo sviluppo del classico esantema della varicella, il virus è in grado di rimanere latente nei gangli dorsali dei nervi cranici o spinali per anni o addirittura decenni. Nel momento in cui il sistema immunitario vacilla, generalmente in età avanzata, il virus prende il sopravvento e viene trasportato sulla cute attraverso i nervi periferici, provocando la neurite acuta. Il risultato della riattivazione è lo sviluppo di una tipica eruzione cutanea che si sviluppa a fascia lungo il dermatomero, accompagnata da intenso dolore e prurito. Il dolore della nevralgia può precedere le lesioni cutanee anche di giorni o settimane, tanto che viene spesso scambiato con un dolore dorsale o lombare di cui tutti generalmente soffrono almeno una volta nella vita. Il dolore associato all’eruzione può essere di intensità variabile e può persistere per mesi o addirittura anni dopo la guarigione delle ferite. Nonostante la terapia classica antivirale, molti soggetti tendono a provare dolore refrattario e vari effetti collaterali dovuti ai farmaci utilizzati per cercare di gestire il dolore posterpetico, riducendo la loro qualità di vita. In questo contesto, l’agopuntura e la medicina tradizionale cinese hanno un ruolo importante nel velocizzare la guarigione delle lesioni cutanee e nel ridurre il dolore, abbattendo il rischio della persistenza della nevralgia. Uno studio del 2014 ha confrontato gli effetti dell’agopuntura e di altre tecniche associate (elettroagopuntura, martelletto a fior di prugna, coppettazione) su 500 pazienti affetti da herpes zoster acuto. Di questi, un gruppo non è stato sottoposto ad agopuntura ma ha effettuato solamente la terapia classica antivirale per bocca (gruppo controllo). Al termine dello studio si è riscontrato che i pazienti sottoposti ad agopuntura avevano minore nevralgia e dolore rispetto al gruppo controllo trattato solo con il farmaco. Inoltre, controlli successivi effettuati a distanza di 30, 60 e 90 giorni dalla comparsa dell’herpes hanno mostrato un’incidenza di nevralgia posterpetica nettamente inferiore nei pazienti che si erano sottoposti all’agopuntura rispetto al gruppo di controllo. Un altro studio del 2016 ha valutato gli effetti dell’agopuntura anche sul sistema immunitario, attraverso le percentuali dei globuli bianchi misurate nel prelievo di sangue di soggetti malati di herpes zoster prima e dopo il ciclo di sedute. Il risultato ha mostrato un incremento dei neutrofili e una riduzione dei linfociti, assetto necessario per il combattimento dell’infezione virale. Questo indica che l’agopuntura ha un ruolo importante nella risoluzione dell’herpes zoster, aiutando a risolvere l’infezione e riducendo il rischio di avere sequele a distanza di tempo in termini di nevralgia posterpetica. Un fattore fondamentale nella buona riuscita del trattamento cinese è la tempistica: iniziare le sedute di agopuntura il più precocemente possibile dalla comparsa delle vescicole assicura una risoluzione erpetica senza dolore.
Dott.ssa Maria Letizia Barbanera
Medico Chirurgo
Esperta in Agopuntura
Bibliografia:
Lin, G.H., et al. (2014) Different Acupuncture for Neurodynia and Skin Lesions with Acute Herpes Zoster. Chinese Medicine, 5, 137-144. http://dx.doi.org/10.4236/cm.2014.53017.
Hao P. et al. (2016) Effects of bloodletting pricking, cupping and surrounding acupuncture on inflammation-related indices in peripheral and local blood in patients with acute herpes zoster. Zhongguo Zhen Jiu;36(1):37-40.
Fotografia di Marnie Joyce