La prima mammografia va eseguita tra i 35 e i 40 anni e con stretta cadenza annuale dai 40 anni in poi.
Tuttavia, alle donne considerate ad alto rischio a causa di malattia fibrocistica della mammella, storia familiare di cancro al seno o storia personale di altre patologie neoplastiche, è consigliato iniziare lo screening in età più giovane ed eseguire l’esame con maggiore frequenza.
Il tumore al seno è la neoplasia più frequente tra le donne, e l’incidenza della malattia è in crescita con un aumento dei casi al di sotto dei 40 anni di età; una precoce identificazione del tumore al seno permette una cura migliore e un calo della mortalità.
La mammografia è un esame radiografico del seno che utilizza bassissime dosi di Raggi X.
È considerata una procedura di screening di routine per l’individuazione di tumori troppo piccoli per essere scoperti con la palpazione. La mammografia è, inoltre, utilizzata per eseguire un’indagine di aree ritenute dubbie in seguito alla palpazione della mammella; infine, attraverso l’esame radiografico al seno, è possibile valutare altre patologie sintomatiche della mammella (secrezioni dal capezzolo, dolore mammario, ritrazioni dei capezzoli, increspature della cute della mammella).
L’esame prevede la compressione del seno mediante la strumentazione dedicata; in caso di dolore alla compressione del seno, è bene eseguire la mammografia tra il 4° e il 14° giorno dall’inizio del ciclo mestruale.
Nel centro Salvati Diagnostica è possibile, inoltre, eseguire l’ecografia mammaria, così da incrementare la possibilità di identificazione di eventuali patologie neoplastiche.