Il test per il morbillo viene utilizzato per:
- Confermare l’immunizzazione di un paziente dovuta ad una precedente infezione o ad un
- vaccino
- Diagnosticare un caso attivo di morbillo
- Rilevare, monitorare e tracciare focolai epidemici per ragioni di salute pubblica
Presso Gruppo Salvati – Salvati Lab è possibile effettuare il test per il morbillo di tipo sierologico ossia attraverso il sangue.
Il test per il morbillo che si effettua mediante il prelievo del sangue rileva la presenza di anticorpi anti-morbillo/parotite e serve per valutare una precedente immunizzazione (dovuta ad una passata malattia o vaccinazione), per la diagnosi di un caso attivo e per tracciare eventuali epidemie.
Gli anticorpi anti-morbillo/parotite sono delle proteine virus-specifiche prodotte dal sistema immunitario in risposta ad un’infezione di questo virus o ad una vaccinazione specifica. Esistono due tipi di anticorpi prodotti: IgG, o anticorpi della memoria, e IgM. I primi anticorpi a comparire in circolo in seguito ad un’infezione sono le IgM. I livelli di IgM aumentano per alcuni giorni fino a raggiungere un picco e quindi cominciare a diminuire progressivamente nelle settimane successive. Gli anticorpi IgG impiegano più tempo per formarsi ma, una volta prodotti, permangono in circolo per il resto della vita fornendo una protezione contro eventuali nuove infezioni.
Può essere utile effettuare i test sierologici in tempi diversi (durante la fase acuta e durante la convalescenza) in modo da confrontare i livelli di anticorpi e valutare la presenza o meno di malattia attiva.
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Quando viene prescritto il test per il morbillo?
Il test per il morbillo o più propriamente di ricerca delle IgG viene prescritto nel caso in cui il clinico voglia sapere se un paziente è immunizzato verso il virus sia per infezioni pregresse che per precedenti vaccinazioni.
I test di ricerca delle IgG e IgM anti-morbillo vengono effettuati nel caso in cui siano presenti i caratteristici segni e sintomi del morbillo o nel caso in cui persone che sono state a stretto contatto con soggetti infetti e sviluppino febbre e altri sintomi riconducibili a questa malattia.
I segni e sintomi del morbillo si sviluppano nel giro di 7-18 giorni dopo l’esposizione al virus, e possono includere:
- Un caratteristico sfogo cutaneo che comincia sul volto per poi diffondersi nel resto del
- corpo, sul tronco e gli arti
- Febbre alta
- Tosse secca
- Occhi arrossati, che prudono e lacrimano
- Fotosensibilità
- Naso che cola
- Mal di gola
- Piccoli puntini bianchi all’interno della bocca
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Come si interpretano i risultati del test per il morbillo?
Nel caso in cui gli anticorpi IgM anti-morbillo siano presenti in persone non precedentemente vaccinate, allora è probabile che vi sia un’infezione in corso. Nel caso in cui siano presenti sia IgG che IgM o che vi sia un incremento di 4 volte nella concentrazione delle IgG nel confronto di campioni prelevati durante la fase acuta e durante la convalescenza, allora è verosimile che vi sia stata una recente infezione da morbillo.
Nel caso in cui siano presenti le sole IgG in persone vaccinate e sane, queste indicano l’avvenuta immunizzazione verso questo virus. L’assenza di IgG anti-morbillo invece indica che il soggetto non è protetto contro il virus condizione dovuta alla non esposizione al virus o all’assenza di una risposta anticorpale normale.
Molte persone si ristabiliscono, dopo aver contratto il morbillo, nel giro di un paio di settimane. Il vaccino trivalente per il morbillo, parotite e rosolia (measles + mumps + ribella, MMR) contiene virus attenuati. Perciò il vaccino non può essere somministrato a persone con il sistema immunitario compromesso, in donne in gravidanza o in quelle che progettano una gravidanza nei mesi successivi.
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