Al diabetologo è bene rivolgersi in caso di recente diagnosi di condizione prediabetica (iperglicemia), diabete certo, storia familiare per il diabete. Lo scopo è valutare le condizioni generali e l’andamento dei dati clinico chimici per impostare/adeguare/seguire la terapia (farmaci/ stile di vita). Così da prevenire le complicanze più temibili (occhi, reni, cuore, cute, cervello e sistema nervoso). Fondamentale è seguire nel tempo le condizioni cliniche del diabetico, quando necessario modificare la terapia ed effettuare prevenzione sui rischi vascolari che possono coinvolgere molti organi “fondamentali”.
A che cosa serve la visita diabetologica?
Indispensabile per una diagnosi certa di malattia per un’ottimale e personalizzata terapia anche non farmacologica (dieta personale, attività fisica, stile di vita) e come già detto per prevenire l’insorgere di complicanze e nella gestione di quelle eventualmente già note.
In cosa consiste una visita diabetologica?
Il diabetologo conferma o fa la diagnosi di diabete e ne specifica il “tipo”; per farlo raccoglie tutte le informazioni utili anche per la corretta impostazione terapeutica: abitudini alimentari, attività fisica o vita sedentaria, fumo, altre patologie in corso o passate, altre terapie in corso, familiarità (al fine di prevenire anche nell’ambito parentale). Segue una visita clinica al termine della quale suggerisce eventuali accertamenti da eseguire per meglio valutare lo stadio della malattia, valuta intanto i risultai di quanto già eseguito, guida il paziente, ad esempio, per l’automonitoraggio della glicemia, il controllo della pressione arteriosa, imposta il regime alimentare e lo stile di vita.