Cosa è la spirometria?
È la misura della funzionalità respiratoria, cioè un indicatore della salute del nostro apparato respiratorio (misurazioni di volumi, flussi etc); consente di diagnosticare e studiare le patologie respiratorie e di monitorarne le variazioni nel tempo.
Si possono così misurare: la forza di contrazione muscolare, l’elasticità del parenchima polmonare, la funzionalità delle vie aeree di grande e piccolo calibro, l’efficienza dello scambio gassoso a livello alveolo-capillare.
La spirometria è espressione della salute generale, al punto che se ne raccomanda un impiego esteso al pari della misurazione della pressione arteriosa!
Principali indicazioni all’esame spirometrico:
- a fini diagnostici: in presenza di dispnea, tosse, muco, sibili, dolore toracico, difficoltà respiratoria, “iperinsufflazione”, cianosi, deformità toraciche, test di laboratorio anormale (ipossiemia, ipercapnia, policitemia), RX torace alterato; in individui “a rischio” (fumatori, soggetti esposti a sostanze nocive; nel rischio pre-operatorio e a fine prognostico in caso di trapianto polmonare, chirurgia toracica o addominale maggiore);
- al fine della valutazione: per l’attività sportiva, per la idoneità sportiva e del lavoro, assicurativa e medico legale; degli interventi terapeutici (broncodilatatori); dell’andamento nelle malattie che interferiscono con la funzionalità respiratoria (polmonari, cardiache, neuromuscolari); di soggetti esposti ad agenti tossici e nocivi; degli effetti dei farmaci con tossicità polmonare.
Ampio ed importante infine il valore di questo esame negli studi epidemiologici.
L’esame spirometrico misura la velocità di scambio dei volumi polmonari durante la manovra di respirazione forzata permettendo di rilevare i deficit ventilatori restrittivi ed ostruttivi.