Il test è utile per determinare eventuali difetti nella via estrinseca della coagulazione causati dalla carenza di uno dei seguenti fattori: fibrinogeno, protrombina, vitamina K, e fattori V, VII e X. All’origine dei disturbi del sanguinamento vi sono, inoltre, un’alterazione dell’assorbimento dei lipidi (malattia celiaca, colite, diarrea cronica…) e patologie epatiche gravi quali epatite acuta, cirrosi, avvelenamenti.
L’esame è, inoltre, utile per monitorare l’efficacia della terapia anticoagulante attuata con warfarin sodico (Coumadina).
Campione:
1ml di plasma citrato con anticoagulante.
Valor di riferimento:
70-110%