Disturbi intestinali, peggiorano con l’attività fisica

E’ possibile di soffrire di disturbi intestinali che peggiorano con l’attività fisica? A quanto pare la risposta è si. Da qualche tempo la comunità scientifica ha cominciato ad interrogarsi su una nuova sindrome che legata ai disturbi intestinali. Mai sentito parlare di “sindrome gastrointestinale causata dall’esercizio”? Si tratta di un insieme di sintomi che possono interessare diverse parti dell’intestino e che sono in genere legate all’eccesso di attività fisica in termini di durata o intensità. A tal riguardo citiamo uno studio universitario australiano di cui segue un’intervista al professore Ricardo Da Costa, ricercatore senior al dipartimento di nutrizione e dietetica e cibo alla Monash university in Australia

“Per stare bene e funzionare al meglio, l’intestino ha bisogno di ossigeno e di nutrienti che arrivano attraverso il sangue” esordisce Ricardo Da Costa, ricercatore senior al dipartimento di nutrizione e dietetica e cibo alla Monash university in Australia che poi aggiunge: “Durante un esercizio fisico particolarmente intenso o prolungato, il flusso sanguigno viene deviato verso i muscoli che in quel momento ne hanno un gran bisogno, lasciando “a secco” l’intestino ed esponendo le sue cellule a rischi potenzialmente gravi».

Disturbi intestinali? La soglia massima di attività fisica intorno alle 2 ore.

Per approfondire la relazione tra eccesso di attività fisica e disturbi intestinali, Costa e colleghi hanno eseguito una revisione degli studi clinici disponibili sull’argomento arrivando alla conclusione che la soglia massima per evitare problemi si posiziona attorno alle 2 ore. “Dopo un paio d’ore di esercizio continuo quando viene raggiunto il 60 per cento del livello massimo di intensità per un individuo, potrebbero cominciare i problemi intestinali” scrivono gli autori sulla rivista Costa_et_al-2017-Alimentary_Pharmacology_&_Therapeutics ricordando che il caldo, la disidratazione e la predisposizione individuale a problemi gastrointestinali possono aumentare i rischi.

Si all’esercizio fisico ma conoscendo i propri limite per non incorrere in ulteriori disturbi intestinali

“Il carente afflusso di sangue alle cellule intestinali durante l’esercizio causa stati infiammatori e modifica la permeabilità della membrana che ricopre l’intestino aumentando il rischio di permeabilità intestinale, ovvero la possibilità che tossine e sostanze nocive passino dall’intestino al circolo sanguigno e poi si diffondano nel resto dell’organismo” commenta Elena Ivanina gastroenterologa al Lenox Hill Hospital di New York City che poi conclude: “Ciò non significa che si deve evitare l’attività fisica, sicuramente fondamentale per mantenere in salute l’intestino e tutto il resto dell’organismo, ma semplicemente che anche in questo caso è importante conoscere i propri limiti ed evitare gli eccessi”.

Disturbi intestinali e sport in estate

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